Essere pastori oggi: dalla nostalgia all’impresa del futuro
- giuseppe melis
- 7 giu
- Tempo di lettura: 4 min
Innovazione, dati e formazione per un nuovo modello pastorale in Sardegna

Premessa
La Sardegna detiene un ruolo di primo piano nel panorama agro-pastorale italiano. Secondo i dati ISTAT, al 30 giugno 2023, l'isola ospita circa 3 milioni di ovini, rappresentando quasi il 46% del patrimonio ovino nazionale. Inoltre, con 281.434 caprini, contribuisce per circa il 26,6% al totale italiano. Questi dati confermano il peso strategico della pastorizia nell'economia regionale, sia in termini di occupazione che di presidio del territorio.
La produzione lattiera è altrettanto rilevante: la Sardegna è responsabile del 68% del latte ovino e del 58% del latte caprino raccolto in Italia (Sardegna Agricoltura, 2023; CLAL.it). Tuttavia, questa centralità produttiva non si traduce ancora in un adeguato valore aggiunto per le imprese pastorali e le comunità locali.
Il comparto ovino contribuisce per oltre 300 milioni di euro annui al valore dell’export agroalimentare dell’isola, trainato soprattutto dal Pecorino Romano DOP (ISMEA, 2023)

Le sfide strutturali del comparto
Nonostante la sua importanza, i comparti ovino e caprino sardi sono afflitti da criticità note:
Frammentazione aziendale: la maggior parte delle aziende ha dimensioni ridotte e scarsa capacità di investimento;
Dipendenza dai sussidi: l'eccessivo affidamento ai trasferimenti pubblici riduce l'autonomia e la capacità innovativa;
Scarso ricambio generazionale: l'età media degli allevatori è elevata e i giovani vedono il mestiere come rinuncia più che opportunità;
Accesso limitato alla tecnologia: l'adozione di strumenti digitali è ancora marginale.
Come ha scritto Omar, un ragazzo sardo di 13 anni in una lettera divenuta virale in questi giorni, “da grande voglio fare il pastore”, ma a condizione che questo mestiere diventi sostenibile, dignitoso e proiettato nel futuro. La sua testimonianza è un richiamo autentico alla necessità di dare ai giovani strumenti, competenze e visione (https://www.skuola.net/scuola/omar-13-anni-da-grande-voglio-fare-pastore.html).
Dal romanticismo all'impresa: serve una visione nuova
Dire “pastore” in Sardegna significa evocare un'intera civiltà. Ma non basta più il richiamo al paesaggio e alla tradizione. Oggi, essere pastori significa fare impresa: creare valore economico, occupazionale e ambientale. Significa poter pagare un collaboratore, conoscere i propri costi, pianificare, innovare, vivere dignitosamente.
Non possiamo più accettare che la pastorizia venga trattata come folklore o come un settore da mantenere in vita solo con politiche compensative. È necessario un cambiamento sistemico che metta al centro le competenze, i dati e l'innovazione.

APPàre: la pastorizia si digitalizza
In questo contesto è nato APPàre (Smart and Secure Livestock Farm Applications to Boost Data-Driven Innovation), uno degli interventi strategici dello Spoke 03 del progetto nazionale e-INS, coordinato dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna.
Il progetto punta a:
Promuovere l'innovazione basata sui dati nei sistemi di allevamento estensivo e semi-estensivo;
Rafforzare le competenze tecniche e digitali lungo l'intera filiera agroalimentare regionale;
Favorire la sostenibilità ambientale e il benessere animale, in linea con l'approccio One Health.
Il cuore del progetto è una piattaforma digitale sviluppata da IZS, Università di Cagliari e Sassari, CNIT e Abinsula, che consente:
Monitoraggio sanitario, produttivo, ambientale e gestionale degli allevamenti;
Analisi dei dati aziendali per supportare decisioni strategiche;
Tracciabilità, innovazione e accesso a modelli di business evoluti.
Un check-up aziendale iniziale, svolto attraverso la somministrazione di questionari e alcune interviste di tipo qualitativo, ha permesso di far emergere bisogni espliciti e latenti di innovazione e, grazie a bandi a cascata, rivolti alle imprese del comparto, ora è in corso la sperimentazione della piattaforma messa in piedi in questo anno e mezzo di attività. L'obiettivo è quello di costruire una rete di imprese intelligenti, capaci di operare in un ecosistema fondato sulla condivisione della conoscenza, la peer-to-peer education e la co-progettazione.
Peraltro, il progetto è in linea con la strategia “Farm to Fork” del Green Deal Europeo, con la Food 2030 Policy della Commissione UE e con la Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Sardegna (S3), che puntano all’innovazione sostenibile e alla sicurezza alimentare.
Dal sottosviluppo assistito alla libertà d'impresa
APPàre rappresenta un cambio di paradigma. Non è solo tecnologia, ma visione politica ed economica: liberare la pastorizia dalla cronica dipendenza da sussidi e riportarla al centro della strategia di sviluppo rurale.
Una pastorizia moderna è:
Digitalizzata ma ancorata ai territori;
Efficiente e attenta al benessere degli animali;
Capace di valorizzare la biodiversità, i servizi ecosistemici e i prodotti locali (non solo il Pecorino Romano DOP, ma anche altri formaggi di varia natura come emerso dalle visite ad aziende familiari, piccole ma estremamente innovative, capaci di sperimentare con successo nuove produzioni casearie, cosmetiche e culturali, e pure yogurt, lana, carne, cosmetici);
Aperta all'incontro tra generazioni, culture e saperi, come abbiamo riscontrato sempre in alcune visite aziendali nelle quali si organizzano attività formative avanzate, tra cui master class con casari provenienti da diverse parti del mondo, degustazioni, ecc..

Il pastore del futuro
Il pastore del futuro non è colui che resiste, ma colui che innova, a partire da sé stesso investendo in formazione. Lavorare in questo settore, oggi, deve poter significare avere orizzonti, relazioni, formazione continua, riconoscimento sociale ed economico.
Formarsi oggi significa acquisire competenze digitali, manageriali, agronomiche e relazionali. È questa la chiave per restituire alla pastorizia la sua dignità produttiva e culturale.
In una Sardegna dove intere aree rischiano lo spopolamento, investire in una pastorizia moderna vuol dire rigenerare i territori. Farlo oggi, con strumenti come APPàre, significa creare le condizioni per cui ragazzi come Omar possano davvero diventare pastori. Non per sacrificio, ma per scelta.
Bibliografia essenziale
ISTAT (2023), Annuario Statistico dell’Agricoltura – www.istat.it
ISMEA (2023), Scheda di settore: ovino e caprino – www.ismea.it
Sardegna Agricoltura (2023), Produzione latte ovino e caprino – www.sardegnaagricoltura.it
CLAL.it (2023), Dati latte ovino e caprino in Italia – www.clal.it
European Commission (2020), Farm to Fork Strategy – ec.europa.eu
Regione Sardegna, Strategia di Specializzazione Intelligente S3 2021–2027 – www.sardegnaprogrammazione.it
FAO (2021), The future of livestock in sustainable food systems – www.fao.org
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